Festa di Sant'Antonio Abate a Nicolosi


Festa di Sant'Antonio Abate a Nicolosi

 9 luglio 2023

 Nicolosi (CT)

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La grande festa esterna del Santo Compatrono di Nicolosi, Sant'Antonio Abate, si svolge la prima domenica di luglio e nei giorni immediatamente antecedenti e successivi.
Il primo venerdì del mese di luglio ha luogo la processione, tra preghiere e canti, del simulacro ligneo cinquecentesco della Madonna delle Grazie e della reliquia di Sant’Antonio Abate che, dalla chiesa S.M. delle Grazie lungo la via Etnea, vengono portati in Chiesa Madre, dove resteranno esposti alla venerazione dei fedeli.
Il sabato, la vigilia della festa, dopo la Santa Messa celebrata in Chiesa Madre si svolge la processione con le reliquie di Sant’Antonio Abate, di Sant’Antonio di Padova, Patrono di Nicolosi, e del simulacro della Madonna delle Grazie portato a spalla dai fedeli. La processione è unica nel suo genere, poiché racchiude tutta la storia e la devozione del popolo nicolosito verso i Tre Santi Patroni del paese a cui il popolo nicolosito si è sempre rivolto quando è stato minacciato dal fuoco della lava. La processione, si conclude nella Chiesa parrocchiale Santa Maria delle Grazie, con l’emozionante e tanto attesa “Svelata” della statua lignea del Santo, tra le grida di gioia e le acclamazioni dei devoti. Nella Piazza principale del paese hanno luogo spettacoli musicali di intrattenimento.
Il giorno della festa, alle ore 12, il simulacro del Santo, posto su un artistico fercolo, fa la trionfale uscita dalla Chiesa, accolto dalla popolazione devota che ogni anno gremisce la piazza, tra il suono festoso delle campane, lo sparo di fuochi d’artificio e il lancio di carte multicolore. Tirato dai giovani nicolositi tramite lunghi cordoni, il fercolo procede per le vie del paese giungendo poco dopo in Piazza San Francesco dove si svolge il tradizionale appuntamento con la benedizione degli animali.
La domenica sera e lunedì mattina il simulacro del Santo viene portato nuovamente in processione lungo le vie del paese. Il lunedì sera la festa giunge al suo culmine. L’uscita del Santo dalla Chiesa Madre viene accolta con l’esecuzione della tradizionale ed antica “Cantata” in onore di Sant’Antonio Abate. Con l’arrivo del fercolo al Viale della Regione, si assiste al momento clou della festa ovvero l‘A’cchianata ‘a sciara, ossia la salita della sciara, che rievoca i tragici eventi dell’eruzione del 1886 quando la lava arrivò alle porte del paese minacciando di seppellirlo, il simulacro del Santo viene portato di corsa lungo una ripida salita tramite due lunghi cordoni gremiti di devoti fino a giungere nel luogo dove, per intercessione del Santo, la lava si arrestò e dove in seguito fu eretto un altarino votivo in onore di Sant’Antonio Abate proprio per ricordare tali eventi.
Poco dopo si svolge un altro momento tradizionale della festa cioè la benedizione degli automezzi schierati lungo il Viale della Regione. Al termine, ha inizio la processione di ritorno nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie dove l’artistica e venerata Statua del Santo sarà riposta nella cameretta, all’interno della cappella votiva, eretta dai reduci della guerra.

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