Leggenda dell'Arco di San Benedetto


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Gabriele Falco - CC3.0

In via crociferi a Catania, nei pressi dell'arco di San Benedetto, secondo la leggenda, si aggira il fantasma di un cavallo senza testa.
La leggenda del Cavallo senza Testa risale al Settecento. A quell'epoca i nobili avevano preso l’abitudine di utilizzare via crocifericome teatro dei loro incontri clandestini. Così per evitare che la via fosse frequentata da eventuali non graditi testimoni, diffusero la diceria che a mezzanotte nella via corresse il fantasma di un cavallo senza testa e che dopo la mezzanotte era possibile udirne il calpestio degli zoccoli.
I catanesi molto superstiziosi e scaramantici caddero facilmente nell’inganno così i nobili della città poterono continuare con le loro vicende amorose indisturbati.
Un giorno, un popolano volle dimostrare che la storia del fantasma senza testa fosse solo un'invenzione, così si avventurò coraggiosamente nella buia strada nei minuti intorno alla mezzanotte. Avrebbe testimoniato la falsità della storia e provato la bontà del suo racconto piantando un chiodo sotto l’Arco di San Benedetto, come prova di essere stato in quel luogo e che si trattava soltanto di una menzogna. Nella notte, spaventato dal luogo buio e solitario piantò in fretta il chiodo dove in quel silenzio l’unico rumore era quello del suo martello. Ansioso nell’andare via si sentì tirare il suo mantello, si voltò per sapere chi lo trattenesse, ma non vedendo nessuno terrorizzato ebbe un infarto e morì. Il giorno dopo all’alba, il cadavere del ragazzo venne ritrovato a terra, con il mantello impigliato sotto al chiodo che lui stesso aveva piantato. Oggi, il chiodo nel muro sotto l’arco di San Benedetto avvicina leggenda e realtà.

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