Panaru siciliano
Rosario Cappadona - CC3.0
“U panaru sicilianu” è un cestino realizzato con rami intrecciati a mano legato a una corda e calato dai balconi.
Il termine "panaru" deriva dalla parola "panaro", termine siciliano per indicare il "paniere". Questo cestino veniva infatti tradizionalmente usato per trasportare il pane, le uova o la frutta.
Il panaru è un pezzetto di tradizione popolare che sopravvive ancora oggi: accadeva spesso, ed accade ancora oggi, che venisse legato ad una corda e appeso ai balconi, così da venire riempito di pane e altri alimenti dai venditori e sollevato sino al piano della cucina.
Il panaro ha forme e dimensioni diverse a seconda dell’uso, quelli utilizzati per trasportare i pesci sono più larghi e bassi, quelli per la frutta e le uova sono più alti e stretti.
Oltre al "panaro", in Sicilia, troviamo altri contenitori realizzati intrecciando canna o olivo selvatico come le "cartedde", che hanno forma simile ma dimensioni inferiori, le “fascedde” che non hanno manici, utilizzate per trasportare e far sgocciolare le forme di formaggio, i "cufini" che erano cesti di grandi dimensioni, i "cannistri", larghi e bassi, usati per presentare il cibo e tradizionalmente scambiati in occasione di festività.