Villaggio Bizantino Calascibetta
Davide Mauro - CC4.0
Il villaggio bizantino Canalotto a Calascibetta, situato tra il Vallone Canalotto e il Bosco di Casa del Mastro, è un insediamento rupestre importante testimonianza della dominazione bizantina prima, e araba poi nel territorio siciliano.
Le tracce di frequentazione più antiche ad oggi rinvenute, sono riferibili alla tarda Età del Rame, e sono testimoniate dalla presenza di due tombe a grappolo, camere tra loro comunicanti ricavate sfruttando la profondità delle pareti rocciose.
Al periodo greco-arcaico, compreso tra l’VIII e il VI sec. a.C., risalgono alcune tombe a camera coperte da un tetto piano o leggermente curvilineo. Solo una tomba risalente a tale periodo, sicuramente appartenente ad una persona di più alto rango, presenta una copertura con tetto a spiovente.
All'età romana e tardoantica risalgono diverse tombe ad arcosolio.
Durante la dominazione bizantina della Sicilia, dal VI al IX secolo, le grotte, che in passato erano state utilizzate come sepolture, vengono utilizzate a scopo funzionale, abitativo, o per uso liturgico. Ne è esempio uno dei due palmenti presenti nell’insediamento, ricavato all’interno di quello che era un ipogeo funerario.
Di particolare interesse è uno dei due oratori presenti nell’area in cui sono presenti numerosi elementi riferibili a diversi periodi storici: l’ingresso è una tomba risalente all’Età del Ferro, il tetto a spiovente risale all'epoca greco-arcaica; gli arcosoli e una piccola tomba risalenti all’età romana e tardo-romana; elementi più recenti come degli anelli scavati nella roccia per legarvi gli animali. Sono inoltre presenti simboli intagliati nella roccia, che testimoniano la trasformazione di questo luogo da ipogeo funerario a luogo di culto: due croci trilobate, un cristogramma e una stella a cinque punte.
Di particolare interesse è un sistema di tre gallerie sotterranee per la captazione e canalizzazione delle acque, identificato come un qanat di fattura islamica.
Il percorso all’interno del villaggio bizantino si articola come segue: un largo sentiero, che parte dal cancello di accesso al villaggio e relativo parcheggio, conduce alla prima grotta con ingresso ad arco introduce in un complesso ambiente scavato che ospitava uno dei due palmenti del villaggio. Proseguendo si scende a un terrazzo che ospita sulla parete alcuni grandi ambienti scavati, preceduti da cisterne e vasche. Il primo ambiente con soffitto scavato a doppio spiovente, il secondo più regolare e geometrico. Una scala rupestre sale a una sala soprastante sulle cui pareti sono scavate le nicchie di un colombario. Si prosegue attraversando la terrazza che si affaccia sul vallone e sovrasta l’insediamento rupestre. Un ripido sentiero in discesa raggiunge il Qanàt. Nei pressi si trova il secondo palmento all’aperto.