Chiesa dei Cappuccini a Militello in Val di Catania
La Chiesa e convento di Santa Maria degli Angeli dei Frati Cappuccini a Militello in Val di Catania è un importante complesso religioso del borgo.
Il convento dei Frati Cappuccini fu edificato nel 1575 per volere dei Marchesi di Militello. L'edificio sorse accanto alla preesistente chiesa della Madonna degli Infermi, che nel 1582 crollò e fu riedificata e ultimata nel 1612. Il terremoto del 1693 distrusse l'intero complesso; il convento venne ricostruito nel 1709, la chiesa venne completata e consacrata nel 1750 e fu intitolata a Santa Maria degli Angeli.
La chiesa presenta una semplice facciata a capanna delimitata da due parastre ad angolo, con alto basamento racchiudono, che si raccordano al coronamento. Al centro si apre il portale centrale, affiancato da lesene, e sormontato da un'ampia trabeazione intercalata da triglifi e al centro sormontata da una lapide. Al di sopra si apre una finestra rettangolare con fascia di contorno e modanature finali. La facciata termina con un frontone interrotto da un piccolo campanile a vela.
L'interno, ad unica navata, presenta sei altari minori, delineati da archi a tutto sesto con chiave fregiata.
Di particolare pregio è l'apparato ligneo collocato nella parete frontale, pregevole opera dell'arte ebanistica cappuccina del XVIII secolo. Il grande apparato fa da cornice alle sette tele del polittico: al centro è collocato il dipinto raffigurante Santa Maria degli Angeli e santi del 1612, opera del pittore manierista Filippo Paladini; ai lati, due tele più piccole, raffiguranti San Michele Arcangelo, a sinistra e San Raffaele o Angelo Custode, a destra; in appendice sono collocati i piccoli dipinti raffiguranti San Pietro e San Paolo; nella parte sommitale, al di sopra della tela centrale, è collocato il dipinto raffigurante Dio Padre; tutte le tele sono opere di autori ignoti del XVIII secolo.
Diverse opere di pregio sono custodite nella chiesa: un reliquiario ligneo, risalente al 1777, collocato dietro la tela del Paladini, contenente 440 reliquie di santi; le tele degli altari minori, raffiguranti la Madonna degli Ammalati con San Francesco e Sant'Antonio di Padova, opera del pittore Vincenzo Provenzani; il crocifisso ligneo con, ai lati, i dipinti dell'Addolorata e San Giovanni; alcuni affreschi attribuiti al cappuccino Bernardo da Palermo presenti nel convento; un'Annunciazione custodita nell'ex refettorio. Sono invece oggi custoditi presso presso il Museo dei Cappuccini di Caltagirone otto originali paliotti in cuoio dipinto e dorato di notevole pregio artistico.
Notevole importanza riveste inoltre la biblioteca del convento.