Festa di Sant'Angelo a Licata


Festa di Sant'Angelo a Licata

 29 apr - 5 mag 2024

 Licata (AG)

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Programma e date

Lunedì 29 aprile 2024

19:00 Santa Messa con affidamento degli ammalati
presiede Don Salvatore Cardella,
partecipa la comunità parrocchiale "S. Gabriele dell'Addolorata”.


Martedì 30 aprile 2024

19:00 Santa Messa
presiede Don Francesco Burgio.
Partecipa la comunità parrocchiale “B.M.V. di Loreto”.


Mercoledì 1 maggio 2024

19:00 Santa Messa con affidamento del mondo del Lavoro
presiede DON ANGELO SANTAMARIA.


Giovedì 2 maggio 2024

19:00 Santa Messa presiede DON GAETANO VIZI,
partecipa la comunità parrocchiale “S. Andrea Apostolo”;


Venerdì 3 maggio 2024

Festa dei SANTI Filippo E Giacomo APOSTOLI

19:00 Santa Messa con affidamento del mondo del Volontariato
presiede DON LEOPOLDO ARGENTO,
partecipa la comunità parrocchiale “S. Barbara”.


Sabato 4 maggio 2024

19:00 Santa Messa prefestiva
presiede Don ANGELO FRACCICA
Arciprete - Parroco della Chiesa Madre di Licata;

20:00 Primi Vespri Solenni del Santo
officiano i Sacerdoti ed i Religiosi presenti. Partecipano le autorità civili e militari.
Traslazione delle reliquie dalla cappella all'altare maggiore.


Domenica 5 maggio 2024

Solennità del Santo Carmelitano
804° del glorioso martirio del Santo.

07:00 Santa Messa
presiede il M.R.P. ROBERTO TONI O.CARM.
Priore Provinciale della Provincia Italiana dei Carmelitani

08:00 Santa Messa
presiede DON STEFANO PRINCIPATO.

08:30 Uscita dei Ceri dal Santuario.

09:00 Santa Messa
presiede P. JOSEPH MALO MALOBI O.CARM.

10:00 Benedizione dei Bambini.

11:00 Santa Messa Solenne

12:30 Benedizione dei “Muli Parati”

17:30 Santa Messa.

18:30 Preghiere in onore del Santo.

19:00 Santa Messa Solenne.

20:00 Processione delle reliquie del Santo accompagnate dai Ceri per le vie della Città di Licata
Presenziano i Sacerdoti ed i Religiosi presenti.
Parteripano le autorità civili e militari.


Lunedì 6 maggio 2024

Giornata del Ringraziamento

18:00 Vespri;

18:30 Preghiere in onore del Santo.

19:00 Santa Messa.

20:00 Te Deum di ringraziamento
Riposizione delle reliquie nella cappella del Santo
Presenziano i Sacerdoti ed i Religiosi presenti.
Partecipano le autorità civili e militari.


La festa del Santo Patrono Sant' Angelo a Licata viene celebrata nel mese di maggio e nel mese di Agosto.

Durante festa di Sant' Angelo a maggio si svolge la processione dei cinque ceri, posti su torri di legno alte 5 metri, omaggio dei ceti dei massari, dei contadini, dei marinai, degli agricoltori e dei pecorari. Il giorno della festa le reliquie del Santo vengono portate portate a spalla, a turno, dai vari ceti nei loro costumi tradizionali.
Alla manifestazione sono legate tre corse: la prima si svolge tra fedeli legati fra loro mentre stringono l'urna del Santo al grido di "Viva Sant'Angelo"; la seconda riguarda i ceri che sormontano le rispettive torri in legno; la terza corsa riconduce in chiesa l'urna d'argento del Santo.
Permane ancora l'usanza, tra i contadini, di ringraziare il Santo per il buon raccolto, portando in chiesa "muli bardati a festa", con in capo un'offerta in denaro che viene consegnata al parroco.

La festa estiva di mezz'agosto in onore del Santo Patrono Sant'Angelo Martire, viene celebrata in ricordo della liberazione della città dall'epidemia di peste del 1625: nel giugno 1625 la Sicilia era invasa dalla peste e nel mese di agosto Licata venne completamente liberata dal letale morbo per intercessione di Sant’Angelo, cui i licatesi continuamente rivolgevano devote preghiere e suppliche.
La sera della vigilia della festa, al termine della Santa Messa, l’urna viene prelevata dalla cappella secondo un preciso rituale: viene aperta da tre chiavi dal Sindaco, dall’Arciprete e dal Rettore del Santuario, e posta sull’altare maggiore dove hanno inizio i solenni Vespri.
La mattina della domenica durante la Santa Messa avviene l’offerta dei doni e la benedizione dei bambini votati a Sant’Angelo.
In serata si svolge la processione per le vie della città, durante la quale avvengono le tradizionali "corse dell’urna" che rievocano quando, a causa dell’invasione dei turchi, le reliquie venivano portate di corsa fuori della città per metterle in salvo per non essere profanate.

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Fonti

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 Programma

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