Festa Madonna della Neve a Giarratana
A Giarratana, dal 28 luglio al 5 agosto, hanno luogo i festeggiamenti in onore della Madonna della Neve Patrona e Regina della città. Si tratta di una festa molto sentita dalla popolazione: il culto della Madonna della Neve ha origini remote, la Vergine era venerata anche nell’antico abitato di Terravecchia.
I festeggiamenti iniziano il 28 luglio quando il venerato simulacro della Patrona viene deposto dall'alta cappella dell'altare maggiore e sistemato per la prima venerazione.
Il 5 agosto, il giorno della festa, la città si sveglia con il suono delle campane, seguito dal fragore dei mortaretti e dalle note della banda musicale che sfila per le vie del centro. A mezzogiorno, al termine della Solenne Celebrazione Eucaristica presso la Basilica di Sant’Antonio Abate, annunciata dallo squillo delle trombe egiziane e accompagnata dal lancio di raffiche di “Nzaiareddi”, ossia strisce di carta colorate, ha luogo la tradizionale "sciuta", ossia "uscita" del simulacro. La processione si snoda per le vie del centro sino alla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, nella quale viene celebrata la preghiera dell’Angelus Domini, per poi dirigersi nella Chiesa Madre. La sera all’imbrunire, una seconda processione che, dalla Chiesa Madre riaccompagna il Simulacro dell’amata Patrona nella Basilica di Sant’Antonio Abate con il tradizionale e commovente rientro del Simulacro a spalla. I festeggiamenti si chiudono con uno spettacolare intrattenimento pirotecnico.
I festeggiamenti iniziano il 28 luglio quando il venerato simulacro della Patrona viene deposto dall'alta cappella dell'altare maggiore e sistemato per la prima venerazione.
Il 5 agosto, il giorno della festa, la città si sveglia con il suono delle campane, seguito dal fragore dei mortaretti e dalle note della banda musicale che sfila per le vie del centro. A mezzogiorno, al termine della Solenne Celebrazione Eucaristica presso la Basilica di Sant’Antonio Abate, annunciata dallo squillo delle trombe egiziane e accompagnata dal lancio di raffiche di “Nzaiareddi”, ossia strisce di carta colorate, ha luogo la tradizionale "sciuta", ossia "uscita" del simulacro. La processione si snoda per le vie del centro sino alla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, nella quale viene celebrata la preghiera dell’Angelus Domini, per poi dirigersi nella Chiesa Madre. La sera all’imbrunire, una seconda processione che, dalla Chiesa Madre riaccompagna il Simulacro dell’amata Patrona nella Basilica di Sant’Antonio Abate con il tradizionale e commovente rientro del Simulacro a spalla. I festeggiamenti si chiudono con uno spettacolare intrattenimento pirotecnico.
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Fonti
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