Convento e Cripta dei Cappuccini a Savoca
Il Convento dei Cappuccini a Savoca fu edificato tra il 1603 ed il 1614, ad opera del padre generale Lorenzo da Brindisi e del padre provinciale Girolamo da Polizzi. Il convento costituì un punto di riferimento per la formazione umanistica, scientifica e giuridica dei pochi privilegiati che in quegli anni avevano la possibilità di studiare. La chiesa annessa al maestoso edificio del convento è dedicata a San Francesco d'Assisi e al suo interno racchiude varie opere di grande pregio artistico e storico. L'opera più antica è la tela ad olio della Madonna di Loreto, della prima metà del Cinquecento. L'opera, commissionata dalla nobile famiglia savocese dei Trimarchi, è attribuita ad Antonino Giuffré.
Annesso al convento vi è la Cripta dei Cappuccini realizzata agli inizi del Settecento nel sottosuolo della piazzetta antistante la chiesa del convento. Nella cripta sono racchiusi 37 cadaveri mummificati appartenenti a patrizi, avvocati, notai, possidenti, preti, monaci, abati, medici, poeti, magistrati, una nobildonna e tre bambini, per la maggior parte appartenenti alla ricca e potente aristocrazia savocese. I corpi sono rivestiti con elegantissimi abiti d'epoca e danno mostra di sé nelle nicchie e nelle bare in cui sono racchiusi.