Matrice Vecchia a Castelbuono



La chiesa Matrice Vecchia, dedicata a Maria Santissima Assunta, è l'edificio di culto più importante del borgo.
Fu edificata nel 1362 per volere di Francesco II Ventimiglia. Recenti restauri hanno messo in luce alcuni elementi di una precedente costruzione del XIII secolo. Si crede che originariamente fosse una moschea, di cui rimangono le due finestre moresche ad archetti tribolati, scoperte durante il restauro, sui muri più antichi. Si ritiene inoltre che il campanile sia stato costruito sui ruderi di una torre saracena. La costruzione ha subito nel corso del tempo diversi rimaneggiamenti e attualmente mescola gli stili romano-gotico, gotico-catalano e composito-chiaramontano.
La facciata presenta un portale in stile gotico-catalano con orlatura a foglie rampanti e un portico a tre arcate a tutto sesto risalente al XVI secolo. La costruzione presenta un elemento inconsueto per una chiesa: nella parte superiore il prospetto è sormontato da una tipica merlatura ghibellina a coda di rondine. Nel portico sono presenti tracce di un affresco raffigurante la scena del Transito di Maria. Il maestoso campanile, per la sua pesantezza strutturale in contrasto con le cuspidi, richiama lo stile di transizione romanico-gotico. Al centro si trova una bifora con colonnina marmorea, a cui si appoggiano due archetti ciechi poggianti su piccole mensole scolpite, raffiguranti figure mostruose. La cupola è spezzata da una corona merlata, da cui svetta il pinnacolo rivestito da mattonelle a smalto di gusto moresco.
Alle tre navate della chiesa, alla fine del XV secolo ne è stata aggiunta una quarta per motivi di capienza, con soffitto a cassettoni con trabeazioni che poggiano su mensole scolpite. Sulle colonne sono stati scoperti i frammenti di pregevoli affreschi trecenteschi con figure di santi e di martiri. In particolare un frammento di pittura a encausto rappresentante lo Sposalizio di Santa Caterina, di scuola siculo-toscana si conserva accanto alla porta della sacrestia.
Sull'altare maggiore troneggia un grandioso Polittico, opera del 1520, attribuito ad Antonello De Saliba, nipote di Antonello da Messina, dedicato alla Vergine Maria, alla sommità del quale vi è L'Eterno Padre ligneo che regge il mondo. Nel Polittico vi è il dipinto di un Patriarca con gli occhiali, opera molto rara nella pittura sacra.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa di particolare pregio artistico sono: un Ciborio di marmo opera di Mastro Giorgio da Milano del XVI secolo, la statua di Santa Maria degli Angeli, del 1520, di Antonello Gagini e la Madonna del Carmelo, del 1500, di Bartolomeo Berrettaro.
La chiesa Matrice di Castelbuono ospita inoltre un’interessantissima cripta con alcuni preziosi affreschi.

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