Agira e il mitico Ercole


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A rendere più affascinanti i primi secoli della storia Agira è la figura di Ercole che nel suo peregrinare fece sosta in questa città.
Si narra che nel 1290 a.C. il mitico Ercole assieme a Jolao suo nipote e compagno di avventura, famoso per la sua lunga chioma, arrivò ad Agira dove fece riposare il proprio esercito. Ercole fu accolto amichevolmente, fu acclamato e ricoperto di onori. A seguito di questa calorosa accoglienza, Ercole rimase ospite della città più del tempo necessario a fare riposare i suoi guerrieri. Durante la sua permanenza oltre a gratificare Agira realizzando notevoli opere pubbliche quali un lago artificiale, una palestra e due templi, uno dedicato al crudele dio Gerione e l'altro al nipote Jolao, volle imporre taluni suoi costumi, militari civili e religiosi, e avviò proficui contatti di intesa politica.
Gli abitanti di Agira, in seguito, coniarono diverse serie di monete con le effigi di Ercole e di Jolao, e scolpirono statue con le loro sembianze, fecero subito tesoro delle novità introdotte dall'eroe e legiferarono che da allora nessun sacrificio di sangue fosse consumato sugli altari, che a Jolao fossero sacre le chiome degli adolescenti a Gerione le primizie dei campi.
Proprio la tradizione di lasciar crescere le lunghe chiome ai fanciulli in onore di Jolao come sacra offerta è stata segnalata da diversi storici e, in epoca postuma, la stessa tradizione è entrata a far parte del mondo cristiano e veniva fatta in onore di San Filippo Siriaco, nome cristiano che poteva dispensare buona sorte ai devoti dalla lunga chioma.
Il legame della città di Agira con il mitico Ercole è testimoniata dal fatto che tra '800 e '900 lo stemma di Agira raffigurava Ercole che abbatte l'Idra e dalla presenza di una fontana dedicata all'eroe e alle sue dodici fatiche.

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