Corleone e la mafia


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Giuseppe Ferrara 88 - CC4.0

La fama del paese di Corleone è iniziata quando il suo nome è stato legato alla famiglia mafiosa nella saga de “Il Padrino”.
La famiglia Corleone in realtà non esiste ed è solo una finzione cinematografica, ma purtroppo il nome di Corleone è strettamente connesso a quello della mafia: nel dopoguerra si assiste ad una escalation mafiosa di capomafia corleonesi, che dopo sanguinose guerre di mafia, presero il sopravvento e comandarono su tutta la Sicilia. Nacque così il “clan dei Corleonesi” i cui leader più importanti provenivano dalla famiglia di Corleone: Luciano Liggio, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella.
La connivenza tra gli organi dello stato e la mafia diede luogo al “sacco” di Palermo che distrusse vasti territori agricoli della “Conca d’Oro” , ville, case e palazzi nobiliari di grande architettura per fare posto alla costruzione di giganteschi palazzi in cemento armato appaltati alle imprese mafiose.
A Corleone, oggi, dopo l’arresto di tutti i boss mafiosi eccellenti, vivono i parenti vicini e lontani di quello che fu la mente ed insieme il braccio armato sanguinario della mafia.
A Corleone oggi è possibile esplorare quelli che furono i luoghi dove vivevano e dove si nascondevano i capi mafia ed i loro luogotenenti, come la palazzina dove il boss Bernardo Provenzano si nascose più volte che è oggi diventato un laboratorio dell’antimafia o visitare il Centro di Documentazione Antimafia e ripercorrere la storia della mafia dalla sua nascita fino ai giorni nostri.

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