Fata Morgana e lo stretto di Messina


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Un tranello dell’astuta Fata Morgana fa sì che in certi giorni Sicilia e Calabria sembrino toccarsi.
La leggenda narra che la fata Morgana, dopo aver condotto il fratello Artù fino ai piedi dell'Etna, decise di stabilirsi in Sicilia e di costruire il suo palazzo di cristallo tra l'Etna e lo stretto di Messina.
Nessun marinaio poteva avvicinarsi a causa delle forti tempeste che si scatenavano nei pressi della sua dimora. Ogni volta che qualcuno cercava di raggiungere la Sicilia dalla Calabria, fata Morgana gli faceva credere che le due sponde fossero vicine. Si narra che aanche il Re normanno Ruggero cadde nel suo tranello: si gettò in acqua convinto di poter raggiungere presto l'altra sponda ma annegò dopo poco.
Tutt'oggi si ritiene che ogni tanto Morgana faccia capolino uscendo dall'acqua trainata da sette cavalli e con un vascello d'argento. Al momento della sua uscita dall'acqua getta tre sassi e fa dei segni nel cielo, il mare si gonfia e diventa come un cristallo sul quale compaiono immagini di uomini e di città.
La leggenda della Fata Morgana nello Stretto di Messina altro non è, però, che una spiegazione fantasiosa e originale di un fenomeno atmosferico che crea questo effetto ottico a causa della variazione della temperatura che altera la densità e la rifrazione della luce.

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