Festa di San Bartolomeo a Giarratana
A Giarratana, dal 16 al 24 agosto, hanno luogo i festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Bartolomeo Apostolo.
Il 16 agosto i festeggiamenti hanno inizio con il suono delle campane a festa e lo sparo di colpi a cannone, che annunciano lo spostamento del simulacro dall’altare maggiore della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo alla navata centrale. Il simulacro raffigura il Santo seduto in trono, con la mano destra benedicente mentre nell’altra impugna il coltello, simbolo del martirio subito. Una statua più antica, di pregevolissima fattura, in cui San Bartolomeo è in posizione eretta, è invece custodita nella Chiesa Madre e rimane esposta durante tutto il mese di agosto e in occasione dell’anniversario del sisma dell’11 gennaio 1693.
Segue una settimana di festeggiamenti ricchi di eventi e spettacoli, culminanti nella secolare Fiera di San Bartolomeo con la promozione di prodotti tipici locali, vendita di prodotti agricoli e per l'allevamento.
Il giorno della festa, il 24 agosto, dopo il solenne pontificale, si svolge la tradizionale "Sciuta", ossia l'uscita del simulacro tra lo scoppiettio di mortaretti e il lancio degli “nzaiareddi”, ossia "nastri colorati". La statua viene sollevata in alto tenendo le grosse travi con le punta delle dita e portata in processione per le vie del quartiere antico, detto “u cuozzu”. Nel pomeriggio ha luogo la tradizionale "cena" durante la quale vengono venduti all'asta i doni offerti al Santo. In serata si svolge processione serale che riprende il cammino interrotto la mattina che culmina con la spettacolare "Trasuta", ossia il "rientro" in corsa del simulacro di San Bartolomeo in Chiesa.
Il 16 agosto i festeggiamenti hanno inizio con il suono delle campane a festa e lo sparo di colpi a cannone, che annunciano lo spostamento del simulacro dall’altare maggiore della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo alla navata centrale. Il simulacro raffigura il Santo seduto in trono, con la mano destra benedicente mentre nell’altra impugna il coltello, simbolo del martirio subito. Una statua più antica, di pregevolissima fattura, in cui San Bartolomeo è in posizione eretta, è invece custodita nella Chiesa Madre e rimane esposta durante tutto il mese di agosto e in occasione dell’anniversario del sisma dell’11 gennaio 1693.
Segue una settimana di festeggiamenti ricchi di eventi e spettacoli, culminanti nella secolare Fiera di San Bartolomeo con la promozione di prodotti tipici locali, vendita di prodotti agricoli e per l'allevamento.
Il giorno della festa, il 24 agosto, dopo il solenne pontificale, si svolge la tradizionale "Sciuta", ossia l'uscita del simulacro tra lo scoppiettio di mortaretti e il lancio degli “nzaiareddi”, ossia "nastri colorati". La statua viene sollevata in alto tenendo le grosse travi con le punta delle dita e portata in processione per le vie del quartiere antico, detto “u cuozzu”. Nel pomeriggio ha luogo la tradizionale "cena" durante la quale vengono venduti all'asta i doni offerti al Santo. In serata si svolge processione serale che riprende il cammino interrotto la mattina che culmina con la spettacolare "Trasuta", ossia il "rientro" in corsa del simulacro di San Bartolomeo in Chiesa.
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